giu 18, 2013 - Senza categoria    No Comments

Riparare i cuori infranti (SEPARAZIONE – Fine di una storia d’amore)

“L’amore quando è finito lascia un cratere nell’anima, lo puoi riempire delle emozioni più vili o più sagge, è che se lo riempi di dolore… ti lacera da dentro. Allora piano piano, riempilo con gocce di speranza e sul terreno incolto, lacerato, vedrai nascere un giardino”. Stephen Littleword

Quando finisce una relazione, sia che sia stata una conoscenza intima, l’amore della propria vita, la convivenza o il matrimonio, è sempre un’esperienza dolorosa, che mette alla prova chiunque si trovi ad affrontarla. Infatti, la fine di una relazione è un processo doloroso anche per chi prende la decisione di lasciare; ma per chi viene lasciato lo è molto di più. Il dolore della separazione può comportare cambiamenti repentini dell’umore, causare spossatezza, provare un forte senso di colpa e pensare, in maniera ossessiva, a cosa si sarebbe potuto fare per evitare la separazione. Quindi si presentano sintomi a livello cognitivo, emozionale, comportamentale, somatico e relazionale.

  • A livello cognitivo: riscontriamo difficoltà di concentrazione, lievi stati confusionali, disorientamento, illusioni sensoriali, idee suicidarie transitorie, pensieri ricorrenti relativi al proprio ex.
  • A livello emozionale: si presenta la paura, rabbia, solitudine, tristezza, disperazione e stordimento.
  • A livello comportamentale: vengono manifestati il pianto, disturbi del sonno, diminuzione delle attività quotidiane, isolamento, disturbi del comportamento alimentare, dipendenza dagli altri.
  • A livello somatico: si nota una diminuzione dell’energia, dolori muscolari, sintomi somatici d’ansia (tachicardia, vertigini, cefalea, ecc.), alterazioni dell’attività neuroendocrina e immunitaria;
  • A livello relazionale:  coinvolto a seguito di tutte le manifestazioni elencate, in quanto l’individuo si muove in un contesto sociale che è composto dalla famiglia, dai colleghi, dagli amici e anche in base alle risposte degli altri ai sintomi si profilerà l’intero percorso del lutto.

La separazione quindi è a tutti gli effetti un trauma che deve essere elaborato, proprio come un “lutto”. Infatti non si può amare qualcuno e perderlo senza sentirsi soli e deprivati del suo affetto, senza diventare vulnerabili e provare dolore. Il lutto è come una ferita, il cui processo di cicatrizzazione richiede tempo e fatica. Il lutto da separazione può durare mesi o addirittura anni e in assoluto il far finta di nulla è la situazione che crea più danni prolungandola sofferenza nel tempo. Per affrontare la situazione occorre:

  • Affrontare i forti sentimenti e le emozioni generati dalla separazione attraverso: l’espressione della delusione, della rabbia e del perdono;
  • Ricapitolare la relazione di coppia andando alla ricerca delle motivazioni profonde della separazione;
  • Scoprire i processi di crescita avvenuti nella relazione, che ora sono bloccati;
  • Accettare gli elementi positivi della relazione;
  • Ridefinire la realtà, gli obiettivi della propria vita, gestire il futuro prossimo.

Il rimanere bloccato in una di queste diverse fasi non permette di portare a termine il processo di separazione. Più si rimane bloccati in una fase più si continua a rimanere legati all’altra persona. Si potrebbe affermare che non basta solo separarsi con la testa ma bisogna separarsi soprattutto con il cuore. Accettare la fine di una storia è il primo passo verso la ricostruzione e la guarigione. Bisogna riuscire ad accettare che esistono motivi che non possiamo capire o controllare e che non tutto dipende da noi. Importante in un momento come questo, concentrare le attenzioni su se stessi, poiché la separazione ci dice molto su noi stessi. La fine di una storia rappresenta anche un momento di crescita, di rafforzamento delle proprie capacità di superare le difficoltà. Inoltre può rappresentare l’inizio di un percorso volto a meglio conoscere se stessi. Capire quali eventuali vuoti interiori questa relazione forte e passionale colmava. Infatti spesso sentimenti molto forti non sono dovuti all’amore per il partner, ma a vere e proprie carenze affettive passate. A seconda di come siamo stati abbandonati ed abbiamo vissuto e superato tali abbandoni da piccoli, che si rivivranno gli abbandoni e le separazioni attuali e futuri. Capire tutto ciò ci permette di meglio superare la fine di una relazione, di cambiare il “copione” passato. In queste situazioni può rivelarsi prezioso l’aiuto di una psicoterapia ai fini di un sostegno per superare il dolore , aiutando la persona ad elaborare i vissuti di rabbia, confusione e disorientamento che accompagnano questo momento. In particolare lo psicoterapeuta aiuterà il paziente a prendere consapevolezza  del suo disagio.

                                      tratto da www.nienteansia.it

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